Il 9 maggio è stato inaugurato il nuovo laboratorio di gastronomia dedicato a Mamma Margherita, alla presenza di Don Enrico Stasi, Superiore dei Salesiani del Piemonte e della V.d.A., nel Centro di Formazione Professionale di Novara. Con lui l’ing. Lucio Reghellin, direttore generale dell’Associazione CNOS-FAP Piemonte, che conta altri 12 CFP. Ad accoglierli Don Giorgio Degiorgi, direttore dell’Opera Salesiana e Carlo Vallero, direttore del CFP. Puntuale l’Assessore del comune di Novara Federico Perugini, che si occupa di politiche per la famiglia, così come tutti gli invitati a partire dalla Comunità Salesiana al completo, con il preside della scuola, la direttrice del CIOFS-FP e tutti gli altri ospiti, che hanno riempito la sala.
Don Enrico Stasi ha voluto sottolineare la sua presenza come Presidente dell’Associazione CNOS-FAP Piemonte, ruolo che ricopre con molta soddisfazione: “Essere presenti a Novara significa dare altre occasioni significative ai giovani e questo è il nostro compito ed in questa casa lo stiamo facendo grazie alll’impegno di Don Giorgio Degiorgi, direttore dell’Opera Salesiana e di Carlo Vallero direttore del CFP”. Prosegue: “L’Associazione CNOS-FAP ha messo in campo diversi servizi che vanno dalla formazione ai mestieri, all’orientamento professionale e all’inserimento lavorativo con gli sportelli lavoro e tutto questo sta funzionando grazie alla competenza e all’impegno di tantissimi operatori specializzati. Questo in un CFP Salesiano che funziona a pieno regime: è un progetto anche per Novara? Quando a Don Bosco chiedevano quale fosse il suo progetto, lui rispondeva che era quello che gli ispirava lo Spirito Santo: ebbene vedo che il nostro Don Giorgio è così anche lui! E quindi vedremo.”
Carlo Vallero ha introdotto l’evento raccontando come è iniziata la presenza a Novara con l’accordo siglato con Finmeccanica. Ha spiegato che ci sono i laboratori di meccanica industriale, con al suo interno l’officina di saldatura, ed il nuovo laboratorio di grastronomia necessari per erogare i corsi per adulti disoccupati. Inoltre precisa che il CFP eroga attività formative previste per il contratto di apprendistato professionalizzante. “Siamo presenti a Novara per lasciare un segno con il nostro stile salesiano e questo si può fare anche con gli adulti. Abbiamo fatto tantissimi corsi nel settore meccanico finalizzati all’inserimento lavorativo in un’azienda meccanica del territorio. Incontrato e formato oltre 600 giovani in circa una quarantina di corsi. Qualche tempo fa una insegnante, che abita nel canavese e che ha operato qui per diverso tempo, mi ha chiamato per raccontarmi un episodio che le è accaduto una domenica mattina. Intorno alle 11 le hanno suonato alla sua porta: erano 4 giovani che erano stati suoi exallievi ed erano andati a trovarla partendo da Novara a facendo una buona ora di strada, come le avevano promesso perché volevano manifesterla le loro riconoscenza. Vedi Carlo allora si può proprio lasciare un segno!”
E Don Giorgio che si appassiona nel parlare di FP e si interroga così: “Possiamo essere presenti in mezzo a loro giovani e adulti come Salesiani?” Ed è lui stesso a dare la risposta: “Sì, se se lo facciamo con un lavoro pratico, che li coinvolga e li appassionI. Sì, se questo consente loro di acquisire professionalità ma anche un titolo o una competenza spendibile come ad esempio il patentino per i saldatori. Ecco, il CFP di Novara è un piccolo seme per il futuro di questa casa. Ma non dimentichiamo che dobbiamo lavorare in rete con tutte le istuzioni presenti, altrimenti non coltiviamo il seme nel modo giusto!”
“La casa di Novara fu pensata come una piccola Valdocco – ricorda Lucio Reghellin– e quindi c’erano gli artigiani, i falegnami, i sarti e i calzolai. Poi arrivarono i meccanici industriali. Nasce con questa vocazione ed il nostro è un ritorno. Ed il mio lo è in modo particolare perché è qui che ho iniziato la mia vita salesiana a 20 anni facendo il tirocinio e iniziando gli studi universitari: c’era la FP!” E Don Stefano Colombo, protagonista per moltissimi anni della FP in Piemonte e memoria storica, annuisce con grande soddisfazione. “Spesso la precarietà del lavoro nei giovani è un problema – continua nel suo interveno Lucio Reghellin– che il nostro territorio deve affrontare e per combatterla è fondamentale insegnare loro un mestiere. Questo è quello che vorremmo fare anche qui. Nel manifesto che gli Enti di FP hanno presentato al Governo è descritto che il percorso di crescita e sviluppo del Paese passa anche attraverso la formazione professionale dei giovani, fatta con gli strumeti adeguati e al passo con lo sviluppo tecnologico e il mercato del lavoro attuale, senza trascurare le competenze di base e neanche le soft skill: per questo vogliamo collaborare con Novara!”
L’ospite particolare e particolarment interessato allo sviluppo del progetto è senz’altro Assessore Perugini che manifesta la vicinanza tra l’amministrazione e la Famiglia Salesiana e ne condivide i valori a partire da quelle “della famiglia” così intesa in questo ambiente.
“Quando si parla di lavoro ed accadono fatti concreti come questo, vuol dire aver fatto tanto per la Comunità cittadina e sociale. Certo che formazione è sia il mestiere che le soft skill, perché si deve imparare per esempio che ci si ferma quando si è finito un lavoro e non quando si è stanchi.
Dichiara fermamente: “Il contributo che devono dare gli adulti è quindi condividere i valori che hanno scoperto e sperimentato e che ritieni utili per la tua comunità. Il tasso di disoccupazione di Novara è un po’ più alto del resto del Piemonte e questo mi sembra un buon punto di partenza per abbassarlo, ricordandosi che le aziende esistenti e quelle nuove che si stanno insediando devono essere collegate bene, altrimenti non si va da nessuna parte.
E poi continuare con lo stile di Don Bosco, che per proteggere i più piccoli, e quindi quelli più indifesi come i giovani che non hanno lavoro e prepararli, li ha tenuti vicini rimboccandosi le maniche.”
Ha chiuso il suo intervento raccontando cosa ha risposto un giorno quando gli è stato rivolta questa frase durante la sua campagna elettorale: “Ti voto se mi dai un posto di lavoro”, gli ha detto un giovane. “No farlo, vota un altro! Perché per me la politica è costruire i presupposti perché gli imprenditori possano creare posti di lavoro con i loro investimenti e il supporto delle amministrazioni pubbliche. Allora devi rivolgere il tuo sguardo verso chi è in grado di fare giò. Poi quando saranno stati creati i posti di lavoro, ma solo dopo, concorrere con le proprie competenze per andare a prendersi quel posto di lavoro. Al direttore del CFP, il compito di mettere in campo tutta la formazione professionale possibile per prepararti e aiutare a raggiungere il tuo obiettivo.”
Poi dopo questo interessante momento di condivisione, è stato il momento della benedizione e dell’inagurazione dei locali e gli ospiti hanno potuto avere un saggio di cosa sarà possibile realizzare una volta che ciascun allievo avrà raggiunto le competenze nel settore gastronomico!
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