Ma si ogni tanto, anche a me capita di pensare.
Anche perchè viaggiando in treno tutte le mattine mi capita più di frequente. E quello che mi fa più sorridere è che mi viene voglia di scrivere.
Sapete che FB si propone così quando vi collegate al suo mondo digitale: “A cosa stai pensando?”. Digitale ma reale, fate attenzione!
Allora penso, penso, penso.
Come Winnie the Pooh. L’orsetto che esordì in un racconto di Milne in un romanzo per bambini pubblicato nel 1926, che ebbe un successo tale che è arrivato ai giorni nostri, ma dubito che gli adolescenti di oggi ne siano a conoscenza.
E si penso a loro, penso ai ragazzi del CFP! Ormai dal metà settembre sono parte integrante dei miei pensieri. E meno male che sono solo 21 per quest’anno.
Penso ai passi da gigante che hanno fatto in questo primo mese di formazione professionale al CFP. Si va bene, di scuola al CFP.
Ve li presento.
Strettamente in ordine alfabetico per nazione di provenienza.
Dall’Albania Krisolt e Alecs. Dalla Cina Chen. Dall’Egitto Sayed. Dalla Francia non c’è nessuno e neanche dalla Germania. Dall’Italia Angelica, Giorgia, Mattia, Martina, Marianna, Cristian, Andrea, Federico, Giulio e Giulia, Domenico e Simone, Pamela. Dal Marocco Yassine e May. Dalla Nigeria Kelvin e Fevour. Dagli USA nessuno.
Sono i nostri gioielli e abbiamo iniziato a tirarli a lucido.
Penso ai Colleghi con i quali quest’anno dovrò collaborare.
Conoscevo solo una Patrizia, tutti gli altri sono nuovi. Li sto scoprendo un giorno dopo l’altro.
Chiara, l’educatrice, che si divide tra la scuola media e il CFP del San Lorenzo. Insegna Italiano o meglio le Unità Formative dell’Area Integrativa che hanno a che fare con la lingua italiana e l’asse storico sociale.
Antonio Domenico, si fa chiamare Tony chef. Appassionato all’arte del cucinare. Sarà lui ad insegnare ai ragazzi a tagliare le verdure, cucinare la pasta e il riso (siamo a Novara, Piemonte!) e le carni bianche e e rosse. Pesce sarà difficile sia per i prezzi elevati che per l’assenza del mare, appunto. Insegnerà loro a conservare gli alimenti, cotti o crudi, e anche a lavare i piatti. E tutto rigorosamente in abiti da “cuoco” con il cappello da cuoco e la giacca da cuoco, perché la divisa da cuoco deve sempre essere in ordine. Lui che la mosca c’è l’ha sul mento e mai al naso! Uno entusiasta del suo lavoro e di avere una cucina da governare, con un drappello di aspiranti cuochi pronti ad eseguire ogni suo ordine e a carpire ogni suo segreto. Domani però. Oggi è pane raffermo e coltello che non taglia. Per dirla alla Camilleri: pani duri e cuteddu ‘nzimmatu. Insomma i ragazzi sono da tirar su e non sarà una passeggiata.
Poi c’è la Professoressa di Inglese, pardon la formatrice dell’Area Linguaggi, lingua inglese, Stefania.
Ci danno una mano per l’orientamento e i rapporti con le “scuole medie” Valentina ed Elena per i rapporti con le imprese, entrambe del CFP di Vercelli. Dietro le quinte Alessio per la progettazione, che fa da intermediario con i colleghi degli Uffici Regionali e Mauro che ci supporta per i casi particolari in cui bisogna stilare il piano formativo individuale, entrambi sempre del CFP di Vercelli.
I lavori procedono spediti e tutto si svolge sotto l’attenta guida di Don Fabio, direttore dell’Istituto San Lorenzo.
che stile
I ragazzi della Prima RIS (sta per Operatore della Ristorazione – Preparazione degli alimenti e allestimento piatti che dura tre anni), hanno fatto vedere già di che pasta sono fatti alla prima uscita: l’inaugurazione dei nuovi campi dell’Istituto. Servizio inappuntabile. Che stile, guardate le foto.
E ci saranno tante altre occasioni! Per tutti!
Aspettiamo solo di completare le divise: manca lo stemma! E poi qualche pezzo che abbiamo ordinato all’inizio dell’anno e che a causa di carenza di materie prima tarda ad arrivare. Ma è tutto sotto controllo.
Dall’aula didattica fornita di videoproiettore e casse acustiche per svolgere
Dall’aula didattica fornita di videoproiettore e casse acustiche per svolgere le lezioni che più li mettono in crisi. In questi casi soprattutto mentre fanno matematica un bel sottofondo musicale di Einaudi al pianoforte li può aiutare. All’aula di informatica, dove ciascuno di loro ha un personal computer complertamente a sua disposizione.
E poi ci sono il cortile per gli intervalli e la mensa per consumare il pranzo, che sia a sacco oppure preparato dai cuochi dell’Istituto. In mensa ci siamo praticamente tutti, lunedì, mercoledì e giovedì, quando hanno le ore di formazione anche al pomeriggio dalle 13,30 alle 16,30. Il venerdì alle 13,30 è finita la settimana.
Ogni lunedì si inizia la settimana con il buongiorno, che si ripete al mercoledì e al venerdì, come soleva fare Don Bosco.
I ragazzi arrivano tra le 7,50 e le 8,10.
Ad accoglierli un po’ tutti. SI va in cortile o in sala giochi, a seconda del tempo. Una partita a calcio balilla o a funghetto per iniziare la giornata in attesa che alle 8,25 ci sia avvii verso l’aula o il laboratorio: si inizia puntualmente alle 8,30.
21 famiglie erano presenti sabato 17 settembre e ci hanno consegnato i loro figli. Adesso dobbiamo darci da fare e portarli tutti al successo formativo. Saranno loro i protagonisti a scrivere una storia che durerà tre anni prima dell’esame di qualifica professionale.
Ma è già tempo di Open Day, un evento che realizzato all’interno del CFP per far conoscere ai ragazzi delle “scuole medie” del Novarese cosa possono imparare al CFP di Novara. Prima di iscriversi per l’AF 2023-24 è meglio visitare gli ambienti, laboratorio e aule formative, conoscere i programmi e i formatori. Prenotatevi al primo OPEN DAY del 5 novembre prossimo.
Guardatevi intorno: ci vedrete di sicuro per le vie della città di Novara perché il Bus dei Salesiani passa tutto l’anno.
Nino Gentile
direttore del CFP
prenotare telefonando allo 0321/668712
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Ci vediamo in Via Don Bosco 2/A.